Il Napoli si conferma in questo inizio di stagione, specialista nei big-match, avendo vinto contro l’Atalanta la quarta sfida di fila, sempre in trasferta. Eppure gli orobici partono forte. Hojlund mette alla prova i riflessi di Meret. Il vantaggio arriva su calcio di rigore visto dal VAR e dal dischetto perfetta la trasformazione di Lookman. Gli azzurri però reagiscono subito e pareggiano con Osimhen che di testa svetta su cross di Zielinski. Il nigeriano è inarrestabile, vince il duello con Demiral e serve ad Elmas la palla che il macedone non può sbagliare. Nella ripresa ancora super Meret che para il tiro di Maehle e Olivera devia con la faccia sulla traversa il tiro di Lookman da pochi passi. Nel finale i partenopei sfiorano il tris con Simeone, ma la sua conclusione finisce di poco sul fondo. Nelle pagelle del CdS Anguissa e Lobotka dominano a centrocampo.
Spalletti (all.) 7,5 – E nove: in una serata (anche) di sofferenza, arricchita dall’intelligenza nella fase passiva, contro un’avversaria di spessore tattico.
Meret 7 – Al 3’ è già in partita, su Hoijlund, al quale strozza la felicità sbattendogli la porta in faccia. Il prodigio è su Maehle (9’), roba da palati fini.
Di Lorenzo 6 – Stavolta c’è la sudare, e parecchio, perché Lookman viaggia su velocità (quasi) disumane.
Kim 6,5 – Ha la regia del settore, chiama la linea e va al frontale con chi attacca centralmente, Quando si immola su Malinvoskyi fa urlare chiunque.
Juan Jesus 6,5 – Scopre che Hojlund, 19 anni, ha malizie pari alle sue, 31 anni. Ma l’esperienza aiuta, eh.
Olivera 7 – Per un bel po’ fa sgolare Spalletti, perché sta basso e lascia campo ad Hateboer. Poi sente e traduce il pensiero dell’allenatore, attaccando, dando la sensazione della sua potenza atletica.
Anguissa 6,5 – Il tacco al 6’ in area sua basterebbe, ma non si può. Spalanca il campo a Osimhen per il 2-1, danza sul pallone e costringe Ederson a porsi mille domande, una su tutte: come si ferma uno così? Con la stanchezza della ripresa.
Gaetano 48’ st sv – Un attimo e via.
Lobotka 7 – La presenza di Pasalic diventa un’ombra solo per spiccioli di partita, il tempo necessario per scivolare in basso, poi alzarsi, poi palleggiare, poi difendere. Altro non si può.
Zielinski 6,5 – L’assist è da piedi buoni, una finta da ohhh e quella dolcezza che intenerisce quando accarezza il pallone. Per poco non crea un pasticcio, in avvio ripresa, quando comincia a boccheggiare. Trecento in azzurro, niente male.
Ndombele (19’ st) 6 – Portategli via il pallone, se ci riuscite.
Lozano 6 – Le scelte, alla fine, le sbaglia, ma non rinuncia ad uno scatto neanche sotto tortura.
Politano (19’ st) 6 – Dà slancio, tiene la fascia.
Osimhen 7,5 – Appartiene ad una galassia sconosciuta: il gol di stacco è un terzo tempo monumentale, lo strappo per aprire ad Elmas è devastante. E così si fa perdonare il rigore.
Simeone (30’ st) 6 – Ha la palla per chiuderla definitivamente e, strano per lui, sbaglia di millimetri.
Elmas 7 – La sorpresa non è vederlo in campo ma osservare come lasci sfilare il traversone di Osi, come faccia “sedere” Hateboer, come si inventi una mossa alla Kvara.
Zerbin (48’ st) sv – Per guadagnare tempo.
Fonte: Cds