Piotr si direbbe il simbolo post-moderno del cambiamento estivo, di una rivoluzione che non l’ha mai sfiorato, perché il Napoli ha scelto di non separarsi da lui e soprattutto Zielinski ha deciso che non sarebbe andato via da Napoli, neanche quando avrebbe potuto – nel 2020 – perché glielo consentiva l’ormai imminente, vantaggiosa condizione del parametro zero presa a spallate da AdL: «Felici di annunciare il rinnovo fino al 2024». Questa sarebbe stata casa sua, voleva che lo fosse, scelse Napoli in quelle torridi notti nelle quali il suo nome veniva accostato anche al Liverpool, agli enfant-prodige come lui succede, e se ne è stato in questa sua comfort zone danzando sulla pallone, disegnando un calcio che sa essere sublime o anche irritante, perché un genio del genere dovrebbe andare oltre. Zielinski ama accontentarsi, ha una natura quieta, ma è talmente bravo da spingere un suo ex ct – Brzeczek – a scuoterlo con un linguaggio non proprio elegante: «Piotr ha potenzialità enormi ma non le ha ancora mostrate: stiamo aspettando quel giorno e quando si sveglierà, avremo un calciatore che tutto il mondo ci invidierà». In estate il Napoli ha rifiutato 40 milioni dal West Ham e si discute del rinnovo di contratto che attualmente scade nel 2024. Tra il polacco e AdL non sarà una trattativa vibrante, visto anche il passato. La sensazione è che quando si toccherà l’argomento, si arriverà alla felice conclusione della trattativa. Infine in caso di presenza in campo contro l’Atalanta, per Zielinski sarebbe la gara numero 300 in maglia azzurra.
Fonte: Cds