È andata: e quel che resta di Anfield è quel retrogusto amaro che infastidisce. 85′ mettendoci la faccia e gli ultimo 13′ perdendo la testa di van Dijk, capace di svettare in un’area intasata ma non troppo, stranamente privata della presenza di Kim, fino a quel momento stellare.
«Eppure eravamo stati bravi anche su quest’aspetto: loro battono in media 12-13 calci d’angolo, sfruttano questa loro fisicità benissimo e in quel caso conta poco saper palleggiare, come avevamo fatto noi. Complimenti a loro, ma anche a noi che non abbiamo sofferto e che abbiamo espresso la nostra personalità».
Liverpool 2, Napoli 0, ma fa niente, la legge dei grandi numeri è stata assecondata, la prima sconfitta è arrivata, e non ci sono ferite che bruciano, perché il Napoli chiude al primo posto nel girone e Spalletti, pur nell’amarezza per quel ko che qualche strascico lascia nell’umore, può spassarsela, guardando i suoi. «Per avere il documento che dice sei una grande è mancato veramente poco, ma la conduzione della partita e più in generale quella del girone, è stata stratosferica: i ragazzi sono stati eccezionali, hanno ottenuto un risultato straordinario».
Due mesi fa, quando misero la palla al centro, la corsa pareva fosse sull’Ajax, ma la scena è stata capovolta immediatamente: 4 gol al Liverpool, poi 3 ai Rangers, 6 alla Cruijff Arena, 4 agli olandesi altri 3 agli scozzesi e stavolta, ad Anfield, la prima volta a bocca asciutta, per colpa del Var. «Ci abbiamo provato, abbiamo retto bene fisicamente. Si esce da questa partita con la conferma di essere forti, al di là del risultato, che è maturato nel finale. Ora c’è da recuperare energia , ma la prestazione è stata grandissima ».
Fonte: CdS