Le insidie ci saranno, Spalletti lo sa e le sottolinea. «Mi sembra di aver letto che ha detto (Klopp) che non pensano a vincere 4-0. Se l’ha detto seriamente, ne parliamo. I complimenti eccessivi a volte servono a metterti lassù per poi potere ascoltare il tonfo. Intanto lui ha fatto finali di Champions, per cui è più bravo di tutti. Poi si accorgerà, quando allenerà il Napoli, che cca nisciuno è fesso».
Cosa pensa del momento del Liverpool? «È una squadra in gran salute, non facciamoci ingannare dal risultato dell’ultima partita. Poi se sbagliano dieci gol davanti al portiere e per casualità girano storti tutti gli episodi, come nella loro ultima partita, può essere messo in discussione un risultato. Con i miei calciatori sarò comprensivo se perderanno qualche pallone, ma non sarò permissivo sul fatto di non giocare quelli che avranno tra i piedi. Ci saranno dei momenti in cui dovremo essere bravi a sopportare la loro qualità e la loro velocità nel proporre calcio. Ogni volta che sarà riconquistata la palla voglio vedere le stesse intenzioni perché questa sarà la chiave per uscire da questa partita in maniera corretta».
Cosa pensa della differenza economica tra i club di Premier e di A? «Se puoi spendere più soldi è chiaro che è più facile. Ma se sei organizzato bene ci sono altre possibilità di portare i risultati a casa, come ha fatto il Napoli quest’anno prendendo calciatori che possono fare la differenza e diventare top player, come quelli più pagati. Sono stati presi dei calciatori di qualità dalla società: noi siamo nelle condizioni di poter crescere ulteriormente».
Sperava di arrivare in questa situazione a quest’ultima partita? Assomigliate un po’ al Liverpool? «Era dura immaginare di venire a giocare qui nella nostra situazione attuale avendo nel girone i numeri uno al mondo. Ma questo significa che lavorando c’è sempre possibilità di trovare soluzioni. Non so se assomigliamo al Liverpool, sicuramente però vorremmo».
Quanto sarà importante fare risultato a Liverpool al di là dei complimenti? «Accettiamo i complimenti ma non fanno risultati e classifica. Sappiamo che sarà durissima. Dovremo riuscire ad essere quelli di sempre, quelli dell’andata, anche se è quasi impossibile ripetere quella partita. Sulla voglia di fare risultato dico che arrivare primi o secondi cambia totalmente: siamo venuti qui con le intenzioni più sane possibili. Poi c’è di mezzo un palcoscenico del genere e dovremo dimostrare di essere all’altezza».
Come valuta la crescita di Lozano «È merito delle sue qualità: è un bravo ragazzo e un calciatore top. Il Napoli è una squadra in cui tutti aiutano tutti e tutti vanno nella stessa direzione. Questo permette di dare qualcosa in più individualmente».
Oltre al 4-3-3 verrà utilizzato anche il 4-2-3-1? «Anche in questa stagione in determinate situazioni giocheremo con il 4-2-3-1: dipenderà dall’avversario, dalla condizione, dal momento all’interno della partita. Non c’è una soluzione unica».
Fonte: Il Mattino