Jurgen Klopp ci scherza su: «I primi anni mi divertivo tantissimo in conferenza stampa, mi piaceva dire che era come una mini-vacanza… adesso non direi che è così, visto come siamo messi».
E cioè con una squadra che in Champions va forte (quattro vittorie consecutive) e in Premier League molto meno: nono posto, due sole vittorie da inizio settembre a oggi.
E, adesso, a far visita ad Anfield c’è il Napoli che Klopp definisce: «La squadra più in forma d’Europa in questo momento».
«Tutti ormai sanno costa stanno facendo in casa Napoli – afferma – Difendono come gruppo e attaccano, specie in contropiede, benissimo. È una sfida per noi, come lo è per chiunque li deve affrontare».
«Se il Napoli continua come ha fatto finora vi sono ottime possibilità che arrivi in finale – aggiunge – Qualcuno dice che stanno copiando un po’ il nostro stile. Ma io non sono affatto d’accordo. Primo, perché il loro modo di difendere è diverso dal nostro. E poi perché comunque Spalletti è un allenatore con una visione sua, uno che ha avuto successo in diversi Paesi. Hanno fatto degli ottimi acquisti e sono stati bravissimi a cucire il gruppo rapidamente».
Klopp accetta le critiche e le domande scomode. Del resto, viste le ultime prestazioni sono inevitabili.
«Siamo personaggi pubblici, quando giochiamo il nostro lavoro è sotto gli occhi di tutti quindi bisogna accettare i giudizi – afferma – Per me però credo che bisogna tirare le somme più avanti anche perché abbiamo avuto molti infortuni. Comunque ripeto, non mi da fastidio rispondere a certe domande. Capita a noi, come capita ad altre squadre. È normale essere giudicati».
Domenica prossima c’è il Tottenham di Conte in trasferta. Il passaggio agli ottavi è assicurato e se è vero che il Liverpool può ancora finire primo, dovrebbe battere il Napoli con quattro gol di scarto. Ipotesi non impossibile, ma sicuramente improbabile. La tentazione di fare turnover e concentrarsi sugli Spurs è forte.
«Onestamente ci penserò dopo, voglio prima valutare come stanno i ragazzi – afferma – Se qualcuno non sta bene, non voglio correre rischi. Però è difficile pensare al turnover in una situazione come questa».
Già, perché una parte del popolo dei Reds è in subbuglio (più contro la proprietà che contro Klopp) e nella mentalità del tedesco una vittoria (o comunque una buona prestazione contro il Napoli) è un toccasana: più di qualche giorno in più di riposo per un titolare.
Così tolti gli infortunati (Diaz e Jota in attacco, Matip in difesa) dovremmo vedere un Liverpool vicino a quello titolare, probabilmente con un ritorno al 4-3-3 con Fabinho, Henderson e Thiago Alcantara a centrocampo. In difesa, da registrare il ritorno di Konate dal primo minuto a fianco di Van Dijk, mentre in attacco largo alla formula con Firmino finto centravanti assieme a Salah e Nunez, che si accentrano dalla fascia.
Fonte: CdS