Mario Rui, il professore che disegna arcobaleni

Lui non segna e se lo meriterebbe, ma ti mette in porta. È Mario Rui, il professore secondo Spalletti. Un rendimento degno di un big. Un assist, quello contro il Sassuolo, definito un arcobaleno. Creatura di Luciano, totalizzante interprete del suo modo di vedere un terzino (che non difende solo ma spesso fa anche il regista laterale): è il risultato, il portoghese, dell’assoluto effetto che può fare Spalletti a chi gli vive accanto, a chi gioca per lui consegnandogli l’anima. Nessuno lo conosce meglio del suo agente Mario Giuffredi. «Spalletti lo conosceva fin dai tempi di Roma, ne ha apprezzato subito sia il valore umano che quello tecnico. Mario non ha bisogno di aiuti esterni per ricaricarsi, ma il ruolo del tecnico è stato importante. Non è mai caduto e anche l’arrivo di Olivera non lo ha mai turbato. Anzi: dice sempre che è una concorrenza che gli fa bene, perché giocando di meno, può alzare l’asticella delle sue prestazioni. Come ha fatto col Sassuolo e ogni volta che ha giocato quest’anno». Oggi parlerà ad Anfield. Segnale che sarà in campo, titolare con il Liverpool. È l’ennesima primavera per Mario Rui che a 31 anni non ha ancora dato tutto quello che ha dentro.
Il Mattino
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