Ci sono personaggi senza troppi aggettivi e con pochissime parole, solo sostanza. Ci sono storie senza creste, veline, chiome ossigenate.
Kvaraggio? Kvaradona? Ma fate un po’ voi. I numeri di Kvara sono sempre più incredibili: 6 gol e 7 assist in 12 partite di Serie A 8 gol e 10 assist considerando anche le 4 partite di Champions League.
Con il Sassuolo è spietato. Si fa persino fatica a capire esattamente dove abbia giocato: perché destra o sinistra, ma pure in mezzo, Kvara è balzato da ogni parte. In quella ricerca dello spazio di cui Spalletti parla spesso e volentieri. In questo tempo sbagliato di sport isterico e personaggi fasulli, dove basta mostrarsi irregolari e bizzarri per conquistare la luce effimera della platea,
il bambino georgiano sembra aria fresca. Respiriamola. È un fenomeno. Quando ha incrociato Gianfranco Zola ha avuto un momento di emozione. È un ragazzino, nonostante quando ha il pallone sembra un gigante. Ora bisogna andare ad Anfield Road, difficile che possa esserci turnover: è una di quelle gara che Kvara sogna da quando era piccino. Ma poi c’è Bergamo e l’Atalanta.
Vuole giocarle tutte, Kvara. Per questo non voleva saperne di uscire nonostante il dolorino alla coscia. Sono ragazzi.