A 36 anni Diego Maradona Junior sembra aver vissuto già una decina di vite. Ha aspettato quasi 30 anni prima di essere definitivamente riconosciuto da quello che per il mondo era il più grande calciatore di tutti i tempi, mentre per lui era solo papà. Si è dedicato al calcio, quello vero, ma dalla panchina. Il suo Napoli United è una squadra di Eccellenza che sogna in grande. Innanzitutto vuole tornare a giocare a Napoli, in città. Perché il grande sogno è quello di diventare l’altra squadra del popolo che ha amato suo padre Diego. Allena i suoi ragazzi predica un calcio offensivo, vuole tenere la palla e farla girare velocemente. Perché il dna è sempre mezzo napoletano e mezzo argentino. Gli piace il bel gioco, l’attacco della profondità e ha le idee chiare. Sogna in grande, certo, soprattutto di arrivare in alto da allenatore. E lo stuzzica l’idea di riuscirci anche in Argentina, la terra del suo papà. Dopo una partenza ha rilento la sua squadra ha ingranato. Il presidente del Napoli United Antonio Gargiulo ha sempre messo Maradona nelle condizioni migliori per lavorare: senza pressioni e con la massima libertà nelle scelte. Nel tempo libero? L’altra grande passione degli argentini insieme al calcio: il padel. In questo sport in continua ascesa Maradona jr è diventato in fretta uno dei più forti in città.
B. Majorano (Il Mattino)