Il Napoli si giocherà martedì prossimo nell’ultima giornata di Champions il primo posto nel girone all’ Anfield Road” di Liverpool.
Il Napoli c’è e si vede!
Nell’anticipo della 12° giornata di serie A i partenopei si sono imposti al cospetto di un Sassuolo tutt’altro che dimesso con un netto 4-0, grazie alla tripletta di Osimhen intervallata da un altro gioiello del solito Kvaratskhelia. Un risultato che permette, alla vigilia del compleanno di Diego Armando Maradona, di aspettare con serenità i risultati delle altre formazioni.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- Il cambio di programma: ore 14.40 lei: “Andiamo a fare la spesa?” lui: “No devo gufare il Napoli“. Ore 15:20 lui: “Sono pronto per uscire!“. Immaginiamo questo dialogo di sabato pomeriggio tra una coppia di tifosi delle altre contendenti allo scudetto, perchè il Napoli è questo ovvero una squadra di mettere il risultato in ghiaccio dopo una ventina di minuti. Non si dà neanche la speranza agli avversari di poter accorciare in questa fase della stagione perchè i ragazzi di Spalletti sono un gruppo famelico e dotato di una cattiveria mai vista in passato. E ora testa alla Champions!
- Le due chicche: al quarto minuto il Napoli passa già in vantaggio con la rete del suo bomber Osimhen che non lascia scampo al povero Consigli. Ma ai più non deve sfuggire come, sul cross tesissimo di capitan Di Lorenzo (oggi un pochino in affanno dietro ma bene nel gioco offensivo), Kvaratskhelia aggiusti dolcemente la palla di testa per il nigeriano. Non basta perchè nel marasma di occasioni avute c’è una altra piccola perla sotto forma di assist, quello che un lucidissimo Mario Rui serve proprio al numero 77 in occasione della terza rete. Un pallone coi giri giusti che il georgiano è bravissimo a controllare e a trasformare in rete. E a mio avviso nella giornata di ieri i due assist sono proprio le cose più belle.
- La mens sana in corpore sano: in settimana il legale del Napoli ha ribadito che alcuni ex (Hysaj e Maksimovic) hanno accettato di pagare quanto stabilito dal giudice per la vicenda “ammutinamento” del 5 novembre 2019, altri hanno impugnato perdendo il ricorso (Allan) e qualcun’altro sta aspettando un accordo in bonis. Cifre a parta che ci interessano poco, si è avuta la conferma che quel gruppo (che non dimentichiamo ha stabilito coi 91 punti il record della storia del club) era diventato per svariati motivi tossico. E la rivoluzione estiva dello scorso luglio è stato solo l’ultimo atto dovuto di un cambiamento che ha giovato interamente allo spogliatoio e al club, facendo respirare un’aria diversa a Castel Volturno. Insomma come dicevano gli antichi romani, non basta avere eccezionali doti tecniche e fisiche ma serve testa!
- La freschezza: la scorsa settimana dopo il successo dell’Olimpico avevamo parlato della facilità di alternare Mario Rui e Olivera con i medesimi risultati (CLICCA QUI PER A MENTE FREDDA ROMA-NAPOLI). Questo discorso è facilmente replicabile in tante zone del campo e in particolare nella figura degli esterni offensivi di destra (ma non solo) perchè ad esempio in pochi si sono accorti in queste prime diciassette partite che Politano e Lozano hanno vissuto già diversi stati di forma. Prendiamo il caso del buon Matteo che era partito davvero fortissimo nelle prime giornate, nella fase centrale di questo scorcio ha attraversato due tre partite con minore lucidità prima di riprendersi la scena tra Roma e Glasgow risultando tra i migliori. Un altro segreto della triade ADL-GIUNTOLI-SPALLETTI…
- La risposta piccata: pungolato sulla non completa esaltazione a Napoli del suo lavoro, il buon Lucio ha chiarito ciò che sostengo da sempre, ovvero una parte della stampa tende ad alterare la realtà portando al pubblico solo la verità più comoda. Sarà un caso che l’Italia resta un paese considerato “parzialmente libero” nell’informazione, e il trattamento riservato ad alcuni allenatori resta la prova provata (basta pensare alla vicenda Ventura/Mancini). Ma Spalletti ha ragione quando dice che ha poco tempo per crearsi buona stampa perchè lui è sia un vulcano in campo che un maestro di tattica nella preparazione. Il Napoli ieri per esempio ha cambiato tutti e tre i centrocampisti centrali e, a mio avviso, nessuno dei sei ha brillato con la marcatura asfissiante uno contro uno da parte del Sassuolo in quella zona del campo. Ma l’idea di chiedere a Lozano e Kvaratskhelia di fare da elastico, allargandosi e stringendosi anche in mezzo per creare superiorità, resta una “genialata” che meriterebbe la giusta celebrazione da parte dei quotidiani. Ma purtroppo sappiamo che, già come accaduto con l’epica impresa dell’Inter in casa contro il temibilissimo Viktoria Plze, a guadagnare la copertina saranno sempre i soliti noti…
Articolo a cura di Marco Lepore