X. Jacobelli (Cds): “L’attacco da favola di Spalletti e Inzaghi”

L’editoriale di Jacobelli:

“I l Napoli vanta il miglior attacco del campionato (26 gol in 11 partite) e della Champions League (20 gol in 5 partite). L’attacco dell’Inter è il quarto della Serie A (22 gol in 11 partite) e il quinto della Champions (10 gol in 5 partite). Il Napoli è una macchina così micidiale per le difese avversarie che, dall’inizio della stagione, ha mandato in rete 16 giocatori diversi. L’Inter non ha avuto Lukaku per due mesi, eppure, a Romelu sono bastati sette minuti per segnare il quarto gol al Viktoria ed erano dodici anni che ai nerazzurri non riusciva il poker in una partita di Champions (4-0 al Werder Brema, 29 settembre 2010).

I numeri possono essere freddi finché si vuole, tuttavia hanno il potere di schiacciare le parole: nessuno in Serie A ha un parco attaccanti paragonabile a quelli di Spalletti e Simone Inzaghi. In rigoroso, partenopeo ordine alfabetico: Kvaratskhelia, Osimhen, Raspadori, Simeone; in altrettanto, interista fila indiana: Correa, Dzeko, Lautaro, Lukaku.
Intriganti le storie che si incrociano. La più esaltante viene scritta da Kvara Kvaraskhelia, ventunenne talento georgiano, pagato 10 milioni alla Dinamo Batumi: ora ne vale almeno il sestuplo. Il Napoli si è gia rimborsato il costo dell’operazione grazie alle cinque vittorie di fila in Champions: hanno fruttato 14 milioni di soli premi Uefa. E che dire di Giovanni Simeone? Quell’urlo lanciato al suono dell’inno della Champions, immediatamente virale; la doppietta ai Rangers, la ferocia agonistica (talis pater talis filius) di chi aveva sempre sognato di giocare e segnare al Maradona. Simeone, 4 presenze in Champions e 4 gol, lo stesso ruolino continentale di Raspadori, campione d’Europa: Giacomo a Napoli ha portato tutto il talento e tutto l’entusiasmo che lo contraddistinguono. Gli stessi di Victor Osimhen: negli occhi di chi ama il calcio c’è ancora la sua magnifica, ultima prodezza, firmata nel teatro dell’Olimpico romanista.
Dicono che gli scudetti si vincano prendendo meno gol di tutti. Ma, se la combinazione perfetta è miglior difesa e miglior attacco, dopo 11 giornate c’è una sola squadra incamminata lungo la strada ideale: (26 gol segnati, 9 subiti, uno più dell’Atalanta, 4 più della Lazio). Nessuno è perfetto, ma questo Napoli rasenta la perfezione. Ha detto bene Giuntoli: per quale motivo la società dovrebbe andare sul mercato in gennaio? Semmai dovranno essere altre a farlo, se vorranno reggere il confronto. Oggi non lo reggono”.

 

Fonte: Cds

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