Non perde occasioni per citarlo Luciano Spalletti e anche dopo la partita contro i Rangers ha voluto omaggiare Maradona: “Sarebbe orgoglioso di questa squadra, lui è come se fosse sempre vicino alla squadra“. Una squadra che si carica nello spogliatoio e in campo sentendo le sue canzoni, come se capissero cosa ha significato l’argentino per Napoli, tanto che un altro argentino, Simeone, ha confessato di caricarsi sentendo la canzone “Mano de Dios“. Sabato si celebrerà Maradona nel giorno di qeullo che sarebbe dovuto essere il suo 62 esimo compleanno e sarà molto diverso dalla celebrazione dello scorso anno. Il nome di Maradona è sempre sulla punta della lingua del tecnico toscano forse perché a Napoli si sente ancora la presenza dell’argentino e non bastano i murales o i cori cantati allo stadio a ricordarlo, perché Maradona ha vinto due scudetti a Napoli e quando se n’è andato è stato come perdere uno di famiglia, ha lasciato un vuoto difficile da colmare, “è stato uno smarrimento totale che non si era mai visto nella storia del calcio e probabilmente quando si parla di Maradona, parlare di storia del calcio è riduttivo. Per me è stato il più grande di tutti“. Parola di Spalletti.
Fonte: Il Mattino