de Giovanni: “I soldi per l’editoria sono pubblici, allora perchè non si parla del Napoli?”

In più voglio che mi si spieghi il codice etico utilizzato
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Maurizio de Giovanni, scrittore:Napoli straordinario, sfonda un record ogni settimana, si è qualificato con due giornate d’anticipo e a Liverpool va a giocare una partita che lo potrebbe vedere primo in classifica, ha guadagnato molti soldi e c’è totale silenzio. Abbiamo visto trasmissioni televisive in cui si parla del Napoli dopo la prima ora anticipando le grandi malate del calcio italiano. Allo stesso modo i giornali sportivi nazionali che escludono dalla vetrina o marginalizzano in maniera gravissima le notizie che riguardano il Napoli. Parliamo di giornalisti o bottegai? Mi devono spiegare con chiarezze che codice etico viene sottoscritto. Ho diritto a lamentarmi, come i tifosi del Napoli, senza sentirsi dire da pessimi giornalisti lezioni di etica da parte loro, non sono disposto ad accettarle. Su 116 scudetti assegnati, sotto la città di Roma ce ne sono stati 23 volendo ipotizzare Cagliari come città meridionale. Mi è stato scritto che ci marcio e faccio pubblicità sulla questione, non capisco in che senso. Certe cose non me le tengo a prescindere, non credo sia giusto stare zitti. I fondi pubblici dell’editoria sono un introito maggiore anche rispetto alle vendite, soldi che vengono fuori dalle nostre tasche. Me ne potrei anche fregare, ma l’entità di un progetto, di una squadra, passa anche per la comunicazione da cui arrivano sponsor, marketing, interessi pubblicitari, l’entità economica di un successo. Se continuiamo a tollerare la retrocessione della comunicazione sul Napoli è grave, non diventeremo una squadra autorevole”.
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