Il gioco delle (grandi) coppie: Raspadori e Simeone insieme in campo per la prima volta dall’inizio, Osimhen e
Le grandi manovre di Champions: sei cambi, tanto per cominciare, e poi caccia alla quinta vittoria consecutiva in una fase a gruppi dominata finora in lungo e in largo, a punteggio pieno e con il miglior attacco dell’intera competizione, e consacrata con la qualificazione agli ottavi archiviata con due giornate di anticipo.
Il primo passo è stato compiuto – alla grande – ma ora il Napoli punta a consolidare il primato nel girone tra la partita con i Rangers e l’ultima con il Liverpool ad Anfield. Calma e ordine. E dunque, innanzitutto la sfida con gli scozzesi in programma oggi alle 21 al Maradona: la numero cinque della maratona europea, dicevamo, che Spalletti dovrebbe affrontare con una formazione iniziale diversa in tutti i reparti rispetto a quella schierata domenica all’Olimpico con la Roma.
IL RITORNO.
E allora, la notte di coppa. La penultima di una parentesi da arricchire con un tocco d’autore prima della chiusura: il Napoli è qualificato, già sicuro di giocare gli ottavi, ma la certezza del primo posto non c’è ancora e a scanso di equivoci la formula migliore in assoluto è cominciare a battere i Rangers. Per poi, ovviamente, guardare al cammino dei Reds.
Il signor Luciano è stato estremamente chiaro in merito, e a coté ha anche annunciato l’intenzione di modificare la formazione: i segni della maratona sono evidenti, sabato si torna in campo con il Sassuolo e l’allenatore non può fare altro che analizzare le singole situazioni psicofisiche.
La prima notizia, comunque, è il ritorno di Anguissa nella lista dei convocati: Frank, fuori proprio dall’ultima di coppa con l’Ajax, ha saltato le partite con il Bologna e la Roma per un problema muscolare alla coscia destra e oggi partirà dalla panchina.
Però ha recuperato. Ancora alle prese con i rispettivi percorsi di recupero sia Rrahmani, atteso dopo la sosta di Natale, sia Sirigu (in ripresa).
Fonte: CdS