Roma-Napoli, per i cori razzisti la solita ammenda, niente chiusura della Curva

Sta diventando davvero una brutta “abitudine” quella di intonare cori razzisti nei confronti dei napoletani, come domenica all’Olimpico durante la gara contro la Roma, ma per questo, come al solito, il Giudice Sportivo ha deciso per la solita multa, niente di più, come riporta oggi Il Mattino. Il conto per i cori anti-Napoli è stato recapitato ieri alla Roma. Curva Sud chiusa perché diffidata? Macché, nessuno ci resti male. Scatta la solita ammenda da 15mila euro «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, intonato per due volte, al 38′ del primo tempo e al 22′ del secondo tempo, un coro insultante di matrice territoriale nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria; per avere inoltre suoi sostenitori, al 34′ del secondo tempo, indirizzato un fascio di luce-laser in direzione del portiere della squadra avversari». Diciamo che in questo la Roma ha battuto la Lazio: perché il 2 settembre scorso, sempre all’Olimpico, per i cori sul Vesuvio, la sua eruzione e tutto il resto, quelli della Nord, la casa dei tifosi laziali, provocarono una multa da 10mila euro. Insomma, 5mila euro in meno rispetto a quella fatta alla Roma. È una sanzione che non serve a nulla e a nessuno e che si accanisce sui soliti club che poco o nulla possono fare per silenziare queste frange. Si potrebbero individuare attraverso le telecamere. La verità è che il razzismo geografico è derubricato quasi a vicenda di folklore, ha sempre come vittima principale la città di Napoli. Nessuno sembra importarsene.

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