Tecnicamente parlando. L’ex centrocampista Dario Marcolin ai microfoni del Cds analizza il momento del Napoli e del suo allenatore Luciano Spalletti: « Secondo me le prime tre della classifica sono quelle che hanno un progetto tecnico dove il motore è il gioco. E parlando del Napoli, e dunque della partita con la Roma, può anche capitare che Pellegrini stia a uomo su Lobotka e che Kvaratskhelia venga limitato o addirittura bloccato, ma hai tali e tante soluzioni di gioco che se non è questo è quello. E alla fine la spunti » .
Dario Marcolin, ex centrocampista, allenatore e commentatore di Dazn, è reduce dalla sfida dell’Olimpico tra la Roma di Mourinho e la banda Spalletti . « Il Napoli è un perfetto equilibrio tra squadra corta, difesa granitica, centrocampo dinamico, attacco produttivo e soluzioni offensive » .
E in più Spalletti. « In genere gli allenatori vincono con i cambi, ma riflettevo che alcuni vincono anche non cambiando: chiunque al 75′ avrebbe sostituito Osimhen con Raspadori, e invece la sua bravura è anche quella di avere il polso dei giocatori. Evidentemente lo ha visto in palla e capace di mettere in difficoltà Smalling e alla fine ha avuto ragione. L’effetto-allenatore è fondamentale: in questo momento, la squadra trasforma in oro qualsiasi sua scelta » .
Lo scudetto è davvero possibile? « Certo. Tra l’altro, di Spalletti sono famose le partenze: ecco, quest’anno ne avrà due a disposizione considerando che il campionato si fermerà per fare spazio al mondiale in Qatar e poi ripartirà » .
Fonte: Cds
Fonte: CdS