Ieri la Procura di Torino ha notificato ai componenti del CdA della Juventus, a dirigenti con responsabilità strategiche, ai componenti del collegio sindacale e al revisore legale, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari iniziate nell’estate del 2021 riguardo presunte irregolarità relative ai tre bilanci delle stagioni 2018-2021. Il numero degli indagati sale a 16 (il club più 15 persone), tra cui il presidente bianconero Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ex capo dell’area sportiva Fabio Paratici ma anche l’attuale ad Maurizio Arrivabene già all’epoca nel CdA. Il principale capo d’accusa resta quello di «falso nelle comunicazioni sociali (falso in bilancio)» e «false comunicazioni rivolte al mercato» trattandosi di società quotata in Borsa. Si parla dell’ipotesi di reato di «ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza (Consob)» e del delitto di «aggiottaggio informativo». Ad alcuni indagati è stato contestato anche il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti». Il prossimo passo potrebbe essere la richiesta di rinvio a giudizio, che se approvata dal Gip porterà al processo.
Si parla di plusvalenze, secondo i pm «operazioni ritenute fittizie» e sotto la lente anche due manovre stipendi. La prima di marzo 2020, l’altra che riguarda le mensilità marzo-giugno 2021. Sono state rinvenute e sequestrate scritture private contenenti l’impegno incondizionato della società al pagamento degli stipendi, a tal proposito era stato convocato dai Pm anche Cristiano Ronaldo, ma CR7 non si è presentato e avrebbe fatto sapere tramite i suoi legali di non voler discutere dei suoi stipendi. In merito ai bilanci, accuse di falso per tre esercizi.
Fonte: CdS