Claudio Bellucci, ex azzurro, attualmente allenatore, ha parlato ai microfoni di “1 Football Club” sulle frequenze di 1 Station Radio.
C‘è stata una crescita da parte della tifoseria napoletana? “Si è compreso che è l’insieme la cornice della squadra. Spalletti parla spesso di maturità dell’ambiente forse anche per questo. Luciano è un allenatore di grande esperienza, durante le partite i tifosi azzurri continuano a seguire ed incitare la squadra, anche nelle trasferte. È avvenuta una crescita a 360°”.
Impatto di Kvara con la Serie A? “Il Napoli ha avuto coraggio di fare dei cambiamenti drastici, all’apparenza impopolari. Kvara e Kim stanno facendo la differenza. Con la Roma, il coreano ha sfornato u a grande prestazione, ha offerto l’idea di una fantastica possenza fisica ed autoritaria Il georgiano, invece, sta dando l’impressione di essere un grande calciatore. Può ancora crescere, ha dimostrato già cose straordinarie. Leao non è stato così devastante durante il suo primo anno in Serie A… Si conosceva il valore di giocatori come Koulibaly, Mertens e Insigne, ma la società ha avuto coraggio, vanno fatti i complimenti”.
Mourinho è ancora un tecnico vincente? “José ha offerto alla Roma una mentalità straordinaria, da grande squadra, a prescindere dal suo valore. I giallorossi sono una squadra sgorbutica da affrontare, con il Napoli è stato evidente. A Roma, però, Mou ha portato una professionalità in più, fa la partita ugualmente nonostante eventuali alcune sconfitte. L’anno scorso il portoghese ha ottenuto subito grandi risultati, è stata conquistata la Conference League ed è stato riportato un trofeo a Roma. Mou è lo Special One per i tifosi giallorossi. Naturalmente se si paragona al Napoli, si notano tante differenze, soprattutto dal punto di vista del gioco. Logicamente alcuni giocatori della rosa sono abili tecnicamente, ma non è semplice mutare la mentalità di un tecnico come Mou. Sicuramente non viene espresso un gioco straordinario…”.