Come il leone che in quattro giorni, dopo un mese di pausa obbligata dall’infortunio muscolare rimediato con il Liverpool, in quattro giorni ha ruggito in faccia all’Ajax e al Bologna. Prima la Champions e poi il campionato: 2 gol da aggiungere ai 2 realizzati con il Verona e il Monza a inizio stagione e il totale è 4. Sono 3, dicevamo, le reti collezionate in A in 6 presenze, 5 da titolare e una, l’ultima, entrando dalla panchina. Come in coppa: l’abilità di Osi, insomma, è stata proprio quella di piombare in corsa sulla partita e di lasciare un graffio decisivo. Tanto da stuzzicare una riflessione: l’incrocio con la Roma sembra l’occasione giusta di rivederlo al centro del tridente dal primo minuto. La condizione cresce, le parentesi con gli olandesi e il Bologna sono state chiuse dai gol e Victor è sembrato letteralmente esplosivo. Incontenibile: già di serie è dotato di una voglia e di un spirito da irriducibile guerriero, figuriamoci dopo tanto divano e due panchine (iniziali) di fila.
Fonte: CdS