Il ritorno in campo, insomma, ha ricordato molto la fase iniziale della sua terza passerella italiana: i gol e poi quel moto incessante, costante e a martello che aveva inchiodato la Lazio ancora all’Olimpico e addirittura spaccato in due e anche in tre le linee del Liverpool. Difficile fermarlo, difficile trattenerlo. Difficile lasciarlo fuori nel momento in cui devi disegnare una formazione e dare un indirizzo a una partita: considerando che l’impatto di Raspadori è stato davvero super e che anche il Cholito ha messo a ferro e fuoco gli avversari, Spalletti avrà il suo bel da fare nella stanza dei dubbi tecnici e tattici. Una lotta però più a due che a tre, visto quanto è accaduto finora: senza Osi è toccato quasi sistematicamente a Jack completare il tridente dall’inizio, eccezion fatta per la prima e unica da titolare di Simeone a Glasgow con i Rangers. Sfide in famiglia e poi un testa a testa in lingua inglese: Osimhen contro Abraham. Me and you. E al centro, un linguaggio universale: il gol. Fonte: CdS