60 gol in meno in un anno. E’ questo il numero di reti perso dalla Serie A. Secondo quanto riportato da La Repubblica, nelle prime 100 partite di questa stagione ci sono stati 254 reti, con un calo del 19% rispetto agli ultimi due campionati. Ben 8 volte le partite sono finite 0-0 e in 17 occasioni c’è stato solo un gol. Quali sono le motivazioni? Attaccanti in crisi, squadre più prudenti e soprattutto il peso del Mondiale alle porte. Il gap con il resto d’Europa è evidente. Segnano tutte meno, tranne il Napoli. Si legge: “C’è però anche chi cresce: il Napoli è in testa oggi come allora ed è passato da 22 a 25 gol, due e mezzo a partita. Oggi la squadra di Spalletti garantisce allo show della Serie A il 10% del fatturato sotto porta. Raspadori, Kvaratskhelia e Simeone non hanno fatto rimpiangere l’assenza per infortunio di Osimhen, appena tornato a battere il portiere. Le altre in vetta segnano a intermittenza: il Milan ha fatto tre gol in meno, l’Atalanta, che paga l’assenza prolungata di Zapata, 2. Il balzo di dieci punti in classifica dell’Udinese rispetto all’anno scorso nasce invece dai sette gol segnati in più, l’attivo maggiore. Conteggio dei gol stabile per Lazio (+1) e Juventus (-1). Il Sassuolo, nota fabbrica di punte che in estate ha venduto Raspadori e Scamacca, 26 centri insieme, chiude le prime dieci giornate con un -2 nella casella delle reti fatte”.