Champions contro il Liverpool e l’Ajax, andata e ritorno. Non solo Kvara, che rappresenta il valore aggiunto, la scoperta del secolo, il fuoriclasse
Mourinho non dispone di tanta qualità e di tanta bellezza. Dopo aver conquistato Roma in due ore celebrando la sua presentazione in Campidoglio con il talento del miglior comunicatore del mondo dello sport, ha costruito una squadra a sua immagine e somiglianza. Non aveva più Totti e ha puntato sulla “testa”, poi ha convinto Dybala a sposare il suo progetto alzando l’asticella dell’ambizione: nel frattempo aveva conquistato la prima
Il portoghese ha vinto 7 partite, ne ha pareggiata una e ne ha perse 2: il successo di Milano contro l’Inter e il pareggio di Torino contro la Juve dimostrano che il livello della Roma è molto elevato, anche se rispetto al Napoli segna poco (13 gol realizzati con 6 giocatori contro 25 divisi per 13) e subisce uguale. Mourinho non è spettacolare sul campo, ma è spettacolare fuori, quando prepara le partite e rivede l’interpretazione perfetta durante la gara: determinazione feroce, fase difensiva massiccia e rilanci velocissimi in grado di sorprendere gli avversari. Dybala, fino all’infortunio, era il suo fuoriclasse, l’uomo fuori dagli schemi per il quale non ci sono ordini: in attesa di Abraham, solo 2 reti, e di Belotti, ancora in bianco, Mou si arrangia con Smalling, con Paulo (che rivedremo a gennaio), con Pellegrini e forse, un giorno, con Zaniolo. Già: Nick dentro o fuori contro il Napoli di Kvara? Mou aspetta e studia come circondare l’attacco del Napoli nel tentativo di annientarlo, come aveva fatto Italiano a Firenze. Fonte: CdS