Osimhen, l’eroe contro il Bologna, ne fa uno ogni 137 minuti. Lozano in 139 minuti ne ha firmati tre.
Ogni santo giorno in cui c’è una partita, una gazzella (o forse sarà una pantera) si sveglia sapendo che dovrà correre, inseguendo un gol: Victor Osimhen, che sa essere gazzella e anche pantera, s’è virtualmente tolto la maschera, è uscito dall’infermeria e ha ricominciato a volare a velocità supersonica, esultando ogni 137 minuti, stampelle escluse. Dopo esser sene stato in letargo per quegli oscuri misteri che governano il calcio, Hirving Lozano s’è alzato, s’è spazzolato le spalle della polvere ed ha rifatto la cosa per lui più naturale: un graffio nella carne alla Cremon e se (domenica 9 ottobre), uno sulla pelle all’Ajax (mercoledì 12) e un morso quasi letale al Bologna (domenica 16): niente male per chi se ne è stato a digiuno e poi in 139 minuti ne ha fatti tre. Fonte: CdS