Raspadori gioca e segna, Simeone ha una media gol invidiabile e forse, per questo, qualcuno aveva dimenticato troppo in fretta il ciclone Victor Osimhen. Poi, lui è tornato. Due reti in due serate magiche, due lampi che hanno allontanato anche i fantasmi dell’ultimo mese in infermeria. E’ un nuovo Osi, questo. Niente più social, ai fan ora scrive con il contagocce, e soprattutto una intimità privata da gestire. È un Osimhen padre fuori dagli schemi, lontano dai riflettori. Ha 23 anni e, per la prima volta da quando è a Napoli vive la concorrenza: Raspadori e Simeone sono entrati nel mondo azzurro di prepotenza e con tanti gol, con caratteristiche diverse dalle sue per poter alimentare i dubbi di Spalletti. E’ ancora un po’ capoccione – come Spalletti lo ha definito – ma il suo istinto prevale sulla logica ed è questa forse l’arma migliore. Sembra un leone in gabbia ogni volta, ma quella gabbia sa aprirla quasi sempre gettandosi sugli avversari. Ha segnato già 4 gol (uno ogni 137 minuti) pur restando fuori un mese. La città adora Victor perché sembra uno di loro. Venuto dal nulla e con la voglia solo di essere felice.
Il Mattino