Kvara, Leao o tutti e due? Sondaggi ed opinioni autorevoli…

Ormai si è arrivati al confronto. Forse perchè si tratta dei due talenti più cristallini che la serie A annovera. Leao del Milan o Kvaratskhelia del Napoli. In sostanza…chi è più forte? Chi preferite? Sui social ed anche sui media nazionali, sono in atto sondaggi. Sul Cds 4 pareri in merito:

Salvatore Bagni 
«Non è che io lo preferisca, ma diciamo che Leao ha due anni in più ed è un po’ più avanti. Con il club ha giocato più partite ad alti livelli, soprattutto in Europa, ed è già stato decisivo: vedi lo scudetto del Milan. Detto questo… Ma quell’altro? Chi s’aspettava una cosa del genere? Ho visto Kvara a 15 anni e mi colpì subito la sua sfrontatezza. Sembra che stia giocando con gli amici, prova e riprova la giocata e guarda sempre la porta. Gli piace. Lui si diverte. Gioca, letteralmente, e il suo calcio è gioia anche quando fa assist per gli altri. È meraviglioso, intelligente, prende spazio, si allarga e quando parte, ciao… Spalletti lo sta gestendo in modo meraviglioso. La vera differenza tra i due? Il prezzo: Kvaratskhelia è costato 10 milioni». 

Emanuele Calaiò 
«Nell’immediatezza, tra i due, mi prendo Kvara. Ora come ora è così: è giovane, sta già imparando come esterno a fare le due fasi e in questo momento è imprevedibile, cinico, concreto. Fa gol, fa assist e crea rigori ed espulsioni». 

Roberto Carlos Sosa 
«Sono due giocatori diversi. Io preferisco Kvara: può fare gol di destro e sinistro e anche di testa s’è dimostrato più efficace, e tra l’altro credo che abbia otto-dieci modi diversi di saltare l’uomo. Leao è tutto velocità, butta la palla avanti e non lo prende nessuno. E sebbene sia molto incisivo ed abbia un’enorme capacità tecnica, non vedo in lui un grande goleador. Parliamo di due fenomeni: il top sarebbe averli insieme in squadra».

Diego Maradona jr 
«Leao mi piace molto, ma scelgo Kvaratskhelia, è un giocatore impressionante. Va a destra e a sinistra senza differenza, calcia bene, crossa e poi finalmente vedo un esterno che non ha paura di andare nell’uno contro uno. Per me, essendo un 2001, è destinato a diventare un fuoriclasse». 

 

 

 

 

 

 

 

 

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