Raspadori, il falso nove che non dà alcun punto di riferimento!

I numeri, quelli di Giacomo Raspadori, un dubbio lo fanno venire… Alla faccia del falso nove! Che avesse qualcosa di speciale lo avevano capito subito Roberto Mancini e Luciano Spalletti: non esattamente gli ultimi arrivati. Con Raspadori in campo, i difensori avversari vanno letteralmente al manicomio. Non c’è mai una zona nella quale puoi marcarlo. Perché non ti da mai punti di riferimento. Si muove in maniera continua e indecifrabile. Viene incontro, poi si butta dentro. Parte al centro, ma poi si allarga. Insomma, tracciare la rotta della sua partita è una missione praticamente impossibile. Ecco perché sotto porta è così decisivo. Si trova sempre al posto giusto e al momento giusto. E poi non ha paura. A guardarlo a prima vista ha la faccia del ragazzino sbarbatello, ma quando c’è da tirare fuori la grinta non si nasconde, anzi. Gioca a nascondino tra le maglie avversarie e al momento più opportuno spunta fuori per fare «tana libera tutti». «4 reti in tre gare di Champions non mi sembrano vere. Sto vivendo un sogno: non avrei mai immaginato di poterci riuscire». E invece ce l’ha fatta, proprio con la maglia del Napoli che in estate ha versato oltre 30 milioni nelle casse del Sassuolo per strapparlo agli emiliani e alla concorrenza. «Ammetto che fare gol e vincere in questo stadio è pazzesco. Con questo pubblico è tutto ancora più bello», parola di Jack, il bomber di Champions e non solo che ha appena iniziato a sognare e non ha alcuna intenzione di svegliarsi.
Il Mattino
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