Spalletti stratega, al cambio ci guadagna. Variazioni tattiche in corsa con il passaggio al 4-2-3-1

Un ’occhiata alle proprie spalle, uno sguardo alla panchina, una riflessione sulla partita e via: visto che non c’è tempo da perdere, e che il nuovo calcio consente di intervenire largheggiando, Luciano Spalletti prende i cinque cambi e li spalma nel Napoli. È un modo per cambiare, per rinfrescarsi, per attingere da quel patrimonio tecnico che sta seduto al suo fianco, per mettersi anche alla prova. Cremona è la rappresentazione scenica d’un mutamento tattico, in piccolo una rivoluzione bella e buona che ribalta l’umore e sistema la giornata e pure la classifica: quando entra Simeone ed esce Ndombele, via il tridente e spazio al 4-2-3-1. Ma adesso è necessario, anzi indispensabile, non soffocare né le proprie idee e né l’istinto, e in 16′ minuti Spalletti l’ha (ri)fatto ancora, ci ha messo mani, ha rispolverato il 4-3-3, dentro Lozano (largo a destra) e Zielinski (terzo di centrocampo), per sostenere Kvara e Simeone, per darsi alla pazza gioia. Fonte: CdS

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