Dopo il netto successo di Amsterdam per 1-6, il Napoli si prepara, in vista della sfida contro la Cremonese. Per il match di domani allo stadio “Zini”, ci sarà anche la sfida a distanza tra i due tecnici toscani Alvini e Spalletti. Ilnapolionline.com ha intervistato Massimo Carcarino sul momento degli azzurri e sulle prossime sfide tra campionato e Champions League.
Il nostro sito si occupa anche di settore giovanile. Ti vorrei chiedere chi tra Zanoli, Gaetano e Zerbin potrà avere più spazio nel piano tattico di Spalletti? “Non è semplice rispondere alla tua domanda, per il concetto di avere più spazio, soprattutto per il valore della rosa del Napoli. Credo che se il club abbia deciso di tenerli tutti e tre (Zanoli, Gaetano e Zerbin), vuol dire che il mister li tiene in considerazione”.
Domani pomeriggio il Napoli andrà a far visita alla Cremonese. Cosa ne pensi di mister Alvini e credi che possa cambiare qualcosa a livello tattico? “Il tecnico toscano ha fino ad ora giocato in un solo modo, cercando di dare una propria identità. Purtroppo i risultati non sono stati favorevoli. Contro il Napoli potrebbe leggermente variare a livello tattico e strategico, ma non in maniera drastica, perché se la vorrà giocare al meglio e fare la sua partita. Sulla carta non c’è gara, ma bisognerà sempre scendere in campo con la giusta concentrazione”.
Mercoledì prossimo ci sarà la sfida al “Maradona” tra il Napoli e l’Ajax per il girone A di Champions League. Secondo te gli olandesi cambieranno a livello tattico per evitare un’altra imbarcata? “Se c’è un aspetto per il quale gli olandesi non cambieranno è l’atteggiamento. Di solito giocano sempre in maniera spregiudicata, in casa e in trasferta, è la loro filosofia. Detto ciò, la pesante sconfitta di Amsterdam, potrebbe leggermente cambiare i piani tattici, ma non più di tanto, per provare ad ottenere un risultato diverso e tenere vivo il discorso qualificazione. Il Napoli dovrà continuare a giocare alla stessa maniera, per chiudere il discorso passaggio del turno agli ottavi di finale”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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