Il Napoli di Spalletti: tattica, tecnica e pressing di squadra

Un mix di organizzazione tattica, qualità tecnica, lucidità, brillantezza atletica e cuore: tante qualità mostrate dal Napoli di Spalletti. Un gruppo che sta girando al meglio intorno ad alcuni uomini chiave come Kim in difesa, Lobtoka e Anguissa a centrocampo, e Kvaratskhelia in attacco. Un Napoli che si diverte e diverte con 12 marcatori diversi, ma che nello stesso tempo sa difendere il risultato nei momenti difficili. Una squadra europea che in Champions League ha segnato 13 gol in 3 partite come Bayern Monaco e Barcellona e con una sola rete in meno rispetto all’Arsenal. Il 4-3-3 di Spalletti sta funzionando a meraviglia, il Napoli crea tanto e rischia poco: la base è rappresentata dal pressing di squadra efficace per recuperare palla il più in alto possibile e nella capacità di scalare al meglio quando viene superato il primo blocco di pressione. E così anche cambiando qualche interprete iniziale l’efficacia della manovra non cambia: contro l’Ajax hanno giocato dall’inizio Olivera da terzino destro e Lozano da esterno d’attacco alto a destra e tutti e due sono stati tra i migliori in campo. E qualcosa cambierà anche contro la Cremonese, turn over in vista con qualche pedina nuova in campo dal primo minuto per fronteggiare al meglio il tour de force con dieci partite fino alla sosta per i Mondiali in Qatar.

 

Il Mattino

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