Chissà quanti gol avrebbe fatto
Giacomo Raspadori nel grande Ajax degli anni d’oro. Ormai
quando sente la musichetta della Champions si esalta. «Forse è il mio gol più bello perché quella non è la mia specialità», ha spiegato a fine partita, quando è arrivato il momento di fare due conti. Le stimmate del predestinato non gli mancano, come aveva ampiamente previsto Roberto Mancini. Con il Napoli orfano dell’infortunato Osimhen, si è caricato il peso dell’attacco sulle spalle (condividendo con Simeone le responsabilità) e al momento giusto si è fatto trovare al posto giusto. «Dobbiamo continuare con questo spirito e avere la voglia di migliorarci giorno dopo giorno», puntualizza Raspadori che ha 22 anni ma una calma da veterano puro. «Spalletti mi dà tanta fiducia perché da quando sono arrivato qui mi ha dimostrato di volermi a tutti i costi. Per me è stato importantissimo: se sto riuscendo a mettere in mostra le qualità è anche merito della squadra che mi aiuta a esprimermi al meglio», ha aggiunto soddisfatto per la doppietta, ma ancor di più per la bellissima vittoria del suo Napoli sul campo dell’Ajax. Ad inizio ripresa è lui che sigla il poker. «
Dobbiamo continuare così. L’importante è far crescere il valore della squadra, non soltanto il mio personale. Poi in questo modo i risultati continueranno ad arrivare. Dobbiamo continuare a metterci a disposizione l’uno dell’altro». E poi uno sguardo doveroso anche al futuro.
«Possiamo esprimerci ancora meglio. Sappiamo che si gioca ogni 3 giorni e dobbiamo resettare tutto e recuperare le energie».
Il Mattino