Lunedì pomeriggio, all’interno della Sala dei Baroni del Maschio Angioino, c’è stata la presentazione del libro “Concetto Lo Bello. Storie e momenti di vita dell’archivio di famiglia”. Oltre al figlio Rosario, i campioni del Napoli Vincenzo Montefusco, Gianni Improta, l’ex presidente Corrado Ferlaino era presente anche l’Assessore allo Sport del Comune di Napoli Emanuela Ferrante. Ilnapolionline.com l’ha intervistato nel tardo pomeriggio di lunedì ed ha toccato diverse tematiche.
Lunedì pomeriggio ha detto, nel corso della presentazione del libro di Concetto Lo Bello, di una possibile candidatura per Napoli 2006. A che punto sono le strutture? “Al momento non è semplice la situazione delle strutture, anche se bisogna ringraziare la Regione per gli investimenti fatti per le Universiadi. Le piscine ad oggi non sono messe al meglio, mentre per quanto riguarda la questione del Collana, c’è una causa in corso e dobbiamo attendere l’esito per poi prendere una decisione. Sicuramente faremo, con l’aiuto del Coni, diverse iniziative per mettere Napoli tra le candidate per il 2026. Io come Assessore allo Sport farò il possibile, con l’aiuto delle autorità competenti, in modo tale che la nostra città possa avere questo importante riconoscimento”.
Si parla tanto di costruire all’interno dello stadio “Maradona”, il museo per conservare i cimeli più preziosi. Cosa ci può dire in merito? “Io non mi sto occupando personalmente della vicenda, ma il sindaco Manfredi, però quello che le posso dire è che è un’idea che si sta prendendo in considerazione. Avere un museo con cimeli vari per ricordare al meglio il club e non solo, darebbe il giusto lustro ai tifosi e alla storia del club”.
Infine le vorrei chiedere sul Napoli. L’Assessore allo Sport, come vive le gare della squadra azzurra e se possa essere un anno importante come i tifosi si augurano. “Sul famoso triangolino che non si vince da più di 30 anni, preferisco non esprimermi, per una questione di scaramanzia. Da tifosa seguo il Napoli con il giusto entusiasmo e questo, come ho detto spesso ai suoi colleghi, sono appassionata da quando avevo 10 anni. La squadra quest’anno sembra avere una freschezza in più e la sensazione anche quel pizzico di carattere che in passato è mancato. Mi auguro che si possa andare avanti su questa strada e incrociamo le dita”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA ®