Giacomo “Jack” Raspadori: “Di Mertens mi ha colpito un aspetto di lui. Napoli? Rispetto per un grande club”

Il classe 2000 ex Sassuolo spiega la scelta della maglia azzurra e parla anche del belga

Il Napoli, dopo una trattiva lunga ed estenuante, alla fine ha acquistato dal Sassuolo Giacomo Raspadori. Il classe 2000 ha fino ad ora realizzato due gol, contro lo Spezia e i Glasgow Rangers, oltre ad essere risultato decisivo con la Nazionale di Mancini. Ai microfoni del Corriere della Sera parla del suo momento e della scelta del club azzurro. “Mertens? Per me è un onore oltre che uno stimolo, indossare la maglia del giocatore che ha battuto i record di gol. L’ho conosciuto e mi ha colpito l’aspetto umano del ragazzo, oltre che una persona intelligente”.

Dal Sassuolo al Napoli. Scelta ragionata? “Scelta ambiziosa. Voluta. Pensata e approvata anche dalla mia famiglia. Ringrazierò sempre il Sassuolo che ha capito la mia esigenza e l’ha assecondata. Il Napoli mi ha dato fiducia, tanta fiducia. Ed io ho sentito che avrei potuto ricambiarla. Paura mai, rispetto per il grande club dove approdavo sì. Mi sono sentito pronto”.

Fino ad oggi lei poteva essere in campo e sbagliare, e alla sua età può ancora accadere. Napoli è una vetrina esigente. “Ho 22 anni, nel calcio non sono pochi. Poter sbagliare e rialzarmi mi ha formato. Probabilmente se non avessi fatto questo percorso avrei avuto difficoltà. E da ragazzino ne ho avute di delusioni. Cadere e rialzarsi in una piazza che ti giudica, ma fino a un certo punto, mi ha aiutato, ha accelerato la crescita. Ecco perché ho sentito che il momento era arrivato”.

Qualche collega, della sua stessa età, ha scelto la Premier. Ci ha mai pensato? «La Premier è un sogno per tutti, chi fa calcio ama e ammira quel calcio. Poi nella vita ciascuno sceglie quello che vuole. Per me c’era il Napoli e basta. Quando sono arrivato ho avuto conferma di essere nel posto giusto nel momento giusto della mia vita».

L’equilibrio è una caratteristica che lo scorso anno un po’ è mancata al Napoli. «Guardavo spesso le gare in tv, la squadra era forte. Ha fatto cose importanti, non scontate. Poteva anche andar meglio, vero. Ma forse è questa la crescita. Il Napoli è un gruppo, anche dal punto di vista umano, con valori alti. La sintonia ci fa rendere al meglio».

Con Raspadori può essere quest’anno la volta buona? «Siamo tanti nella zona alta della classifica, ed è presto per dire chi taglierà il traguardo. Milan, Inter, Roma, Atalanta e Juventus e noi che non ci poniamo limiti».

Spalletti è esigente in campo, a lei cosa chiede? «Mi chiede di essere naturale. Fare le cose che so fare. Mi dà libertà, per me è la forma massima di fiducia».

Aguero, Di Natale, Paolo Rossi: idoli a cui viene di volta in volta associato. Lei chi guardava? «Aguero e ci metto anche Rooney. Gli accostamenti fanno piacere ma per essere come loro ci vuole ancora tanto. Per ora provo a rubare qualcosa a ciascuno».

La Redazione

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