Stefan Schwoch, ex calciatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale alla trasmissione Un Calcio Alla Radio. “Torino è una piazza importante come Napoli, ma se mi chiedono del rapporto con la città, con la gente, con il calcio, le due cose non sono più paragonabili. A Napoli è difficile trovarsi male, è una delle piazze più importanti in assoluto, mi ha sempre dato più di quanto io abbia dato. Ci sono rapporti che vanno avanti ancora adesso. Tornare al Maradona è tornare a casa, per me. Sto spesso in città per lavoro, ma quando si tratta del calcio, incontro sempre persone speciali, amici, è come tornare a casa. Dopo 20 anni, mi fanno ancora mille feste, complimenti. Raspadori? È un signor giocatore, ma rispetto a me è meno prima punta. Può fare tutti i ruoli, ma ha bisogno di un punto di riferimento lì davanti. Kvara è un giocatore straordinario, gli piace puntare l’uomo, creare superiorità numerica, mettere in difficoltà gli avversari per mandare in gol i compagni, non solo sé stesso. L’unico problema potrebbe essere un momento di calo, che in un anno ci può stare, ma non è detto emerga. Simeone? Il popolo argentino e quello napoletano sono molto simili, lui è un giocatore che ha fatto oltre 15 gol e suda fino all’ultima goccia in partita. Il mio gol preferito? Quello contro Pistoia. E poi nel derby col Verona quando vestivo la maglia del Vicenza. Il San Paolo diventa inimitabile quando la squadra è in sintonia con i tifosi. Napoli-Torino? Partita difficile perché i granata cercheranno di pressare alti, togliere respiro, se stanno bene fisicamente. Il Napoli è bravissimo a palleggiare e se il Toro sbaglia qualche tempo è rischioso”