Renica: “Con Cassano è come sparare sulla Croce rossa, manca di rispetto a tutti”

L'ex giocatore del Napoli ha commentato il momento dei partenopei
A Radio CRC, nel corso della trasmissione Si Gonfia La Rete, è intervenuto Alessandro Renica, ex giocatore del Napoli: “I campi pesanti favoriscono chi è meno tecnico, perché trovare i tempi di gioco per chi è tecnico è più complesso. Ricordo, però, che l’anno scorso contro la Lazio il campo ha tenuto benissimo e il Napoli si è imposto alla grande. Togliere un po’ di entusiasmo, vista la continuità di risultato, può creare qualche problema ma il Napoli ha tutto per fare bene. Domani con il Torino, con il campo anche pesante, il Napoli può avere qualche problemino. Il primo tempo a Milano non è stato bellissimo, poi però il secondo tempo è stato straordinario“. L’addio di Koulibaly poteva essere difficile da assorbire in poco tempo: “Pensavo che con Koulibaly si fosse perso molto, ma il campo sta dicendo l’opposto e dire che Kim non lo sta facendo rimpiangere vuol dire molto. In futuro vedremo, ma ad ora non lo sta facendo rimpiangere. Non mi aspettavo che potesse tenere così bene e dimostrare una certa forza sin da subito“. Infine, Renica ha commentato la diatriba dell’ultima settimana nata con Cassano in seguito ad alcune dichiarazioni del barese: “Con Cassano è come sparare sulla croce rossa, ho gli estremi per querelare ma non vale la pena arrivare a quel livello. Non può parlare in questo modo, manca di rispetto a tutti. Nel momento in cui parla di una cosa e dice che non conosce me, Bagni, Giordano e tanti altri, come fa a giudicare? Ma di stupidaggini ne spara tante. Se Diego avesse sentito Cassano ci avrebbe pensato lui a metterlo al suo posto. Non ha ancora capito che il calcio è un gioco di squadra, tutti i 22 giocatori sono fondamentali. Lui è sempre stato uno che andava per conto suo ed è proprio questo che non gli ha permesso di vincere quanto avrebbe potuto“.
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