Tratto dalla lunga intervista rilasciata da Claudio Ranieri al CdS tocca tra gli argomenti il Napoli ed alcuni elementi della rosa:
Sei convinto che il Napoli possa arrivare allo scudetto? «Credo che possa mettere a frutto l’esperienza negativa dell’ultima stagione quando lo buttò via in casa con squadre di minore qualità. Kvara è un giocatore strepitoso».
Ai più vecchi ricorda Gigi Meroni. «Che le stesse cose le faceva a destra con i calzettoni abbassati. Il ragazzo ha uno strappo sensazionale e una consapevolezza dei propri mezzi tale da consentirgli giocate rischiose ma efficaci».
E Raspadori? «Mi piace da morire. Un attaccante modernissimo, lega il gioco, parte da dietro, entra dentro l’area con i tempi giusti, ha il gol. Ho letto che per la moglie di Paolo Rossi somiglia a Pablito. La capisco. Io li trovo assai diversi. Se mi chiedi di azzardare un paragone, tecnico e tattico, ti dico che, pur se con caratteristiche fisiche differenti, Raspadori ha qualcosa di Thomas Müller».
Costruirai dal basso, quando tornerai al lavoro? «La costruzione dal basso io la odio. È vero che se trovi tre, quattro passaggi fatti bene annulli la pressione alta degli avversari e si apre una voragine nella loro difesa. Ma per ottenere quella precisione di battuta servono giocatori con caratteristiche speciali e non tutti se li possono permettere. Io ammiro il Liverpool di Klopp che cerca abitualmente la profondità, non sta lì a fare ottocento passaggi orizzontali o all’indietro. Sarà perché da ragazzo ho giocato a basket, ho fatto mia la propensione ad arrivare in fretta nell’area avversaria. Nel ’97, al Valencia, tutti mi parlavano, esaltandolo, del possesso di Real e Barcellona e io puntai sulla rapidità e sul verticale. Non capisco chi palleggia a lungo, subisce il gol e solo quando è sotto verticalizza. Ma fatelo dall’inizio, dico io»
Fonte: CdS