Alex Meret e il Napoli si sono ritrovati dopo essersi smarriti per un paio di ritiri e quasi persi nei giorni di una cessione in prestito allo Spezia valutata seriamente pur di giocare. Era agosto, l’inizio di agosto, e a quel tempo non si parlava che di Kepa e soprattutto Navas, Keylor, l’oggetto di un desiderio carezzato, inseguito e poi sfumato. Alex ne ha mangiata di carta straccia, altroché, però in silenzio e senza mai accennare una polemica o soltanto una smorfia. Ha tenuto duro, ha avuto pazienza e ha reagito nell’unico modo realmente utile: parando, parando alla grande in Champions e in campionato dal Verona al Milan. E così, dopo un incontro tra il ds Giuntoli e il suo manager Pastorello andato in scena ieri al centro sportivo di Castel Volturno, ha brindato: l’accordo è raggiunto e va soltanto firmato, lo scambio dei documenti è nel pieno. Ma rispetto al precedente fino al 2027, definito a luglio e congelato in pieno mercato, il contratto è stato riveduto e corretto: prolungamento fino al 2024 con opzione fino al 2025 fissata a favore del club. Un anno più uno, insomma. Ritoccato verso l’alto anche l’ingaggio: da 1,5 a 1,8 milioni (più o meno). E ora, non resta che ricominciare dal momento dei saluti a San Siro prima della Nazionale: domani c’è il Torino e Alex proverà ad aiutare la squadra a blindare il primo posto proprio come ha fatto a Milano. Sì, ci sono anche le sue mani sul primato in classifica. E i suoi piedi: la famigerata costruzione dal basso, ora, non fa mica così effetto.
Fonte: CdS