A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Raffaele Di Fusco, ex Napoli e Torino:
“Parole di Cassano? Non ha tanta dimestichezza con l’italiano, bisogna interpretare quello che dice. È un bel calciatore, ma non dovrebbe mai dire una cosa del genere: ovunque è andato l’hanno cacciato, più scappato di casa di lui? Mi sembrano assurde le sue parole. La squadra del primo scudetto di Maradona era composta da grandi giocatori e altri di ottimo livello. Siamo abituati alle Cassanate, ma l’espressione usata da lui è offensiva. Catanzaro? Ci andai perché volevo giocare, all’epoca le regole erano diverse. Fui l’unico a chiedere di andar via ai tempi di Maradona, poi fui costretto a tornare. All’epoca non c’era lo svincolo, firmai con Allodi tre anni di contratto in bianco pur di andare a giocare. Bruno Giordano? Uno dei più grandi attaccanti, di una precisione di altissimo livello, era veloce, ma il suo punto debole era il colpo di testa. La mia parata più bella? Quella ad Avellino su Colomba. Scappati di casa in questo Napoli? Bisogna capire come si interpreta, ma qualche scappato di casa in squadra non fa mai male. Napoli-Torino? C’è bisogno che il Napoli faccia il Napoli, in quel caso il Toro è inferiore”.