Spalletti, poco turnover effettivo, ma sempre 5 cambi

Nel Napoli di questa prima parte della stagione c’è gloria per tutti. Poi è difficile poter chiamare gregari gente come Politano o Lozano, Raspadori, Simeone e così via dicendo. Luciano Spalletti dopo le prime nove partite di questa lunghissima stagione ha trovato la quadratura e il suo Napoli ha indossato con il 4-3-3 il vestito più idoneo. Una scelta tattica che ha portato con sé anche la definizione abbastanza rigorosa dei titolari. Spalletti ha ruotato poco i suoi uomini, ma scegliendo la via dei cinque cambi. Il Napoli è la squadra che ha sempre utilizzato gli slot a disposizione. Tutti e cinque per ogni gara sia di campionato che di Champions. In serie A, dalle sostituzioni sono arrivati due gol (Politano a Verona e Simeone a San Siro con il Milan) e in Champions ben tre (Simeone con il Liverpool e Ndombele e Raspadori a Glasgow). Quando Osimehn è disponibile, Lucianone ha le idee sempre molto chiare, tant’è che prima dell’accidenti muscolare, il nigeriano è stato sempre titolare. Poi, con il suo stop (se tutto va bene rientra tra la gara con la Cremonese e quella al Maradona con l’Ajax) quelli confinati in panchina hanno avuto più spazi.
Il Mattino
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