Fino ad adesso, Spalletti ha utilizzato ben 22 calciatori della rosa. Meret e Di Lorenzo sono i due sempre presenti, i signor Stakanov del Napoli, poi dietro c’è Anguissa e giù dal podio Rrhamani e Kim che hanno lasciato il posto a Ostigard e Juan Jesus solo per una partita. In coda al minutaggio di questa fase I della stagione ci sono Ounas (13′) e Gaetano (15′). Insomma, c’è spazio per tutti. Ma in questo secondo muro di ottobre, con 12 partite da giocare (ben 4 in Champions) in 40 giorni, le alternanze saranno maggiori. Tranne che nella settimana tra il Bologna e la Roma, infatti, si gioca sempre ogni 72 ore. Impossibile, dunque, non pensare alle alternanze. Soprattutto in attacco, dove con 15 gol quello azzurro è il migliore (6 gol di destro, 3 di sinistro, 4 di testa e 1 rigore). Oltre ai 7 europei. In questo andazzo iniziale, ci sono dettagli che danno la sostanza del lavoro fatto di alternanza delle forze da Spalletti: otto volte in vantaggio, solo una volta il Napoli non ha vinto, con il Lecce; due volte in svantaggio (a Verona e all’Olimpico con la Lazio) e due volte ha ribaltato il punteggio.
Il Mattino