L’estate della rifondazione verrà ricordata come quella in cui Mertens e Insigne, il re dei bomber (148 reti) e il capitano storico, hanno fatto posto a due ventenni che per fortuna non fanno più notizia per gli anni. Conta l’apporto immediato, i gol e gli assist, le situazioni di pericolo, la capacità di essersi inseriti subito nel contesto, nel gruppo e, per Kvara, nel campionato italiano dove la tattica e la fisicità potevano rappresentare un doppio ostacolo. Ha superato anche quelli, il talento georgiano, assieme agli avversari lasciati sul posto, ai rigori conquistati, alle ammonizioni procurate, alle prodezze di cui oggi parlano tutti col rimpianto di non essersene accorti per primi. Fonte: CdS