Italia di Raspadori e Mancini: successo e crescita, ma quel Mondiale…

Jack Raspadori segna ancora e la Nazionale va alle Finals della Nations League. Segna Giacomino, poi Dimarco copia e incolla, poi Donnarumma ci mette le manone…ora può respirare. Mancio inventa una squadra con un senso e ritrova ottimismo. Sì, le finali di Nations, conquistate ieri dopo la vittoria contro l’Ungheria di Rossi, sono soltanto un piccolo dono per una squadra che osserverà il Mondiale dal divano, ma ciò che conta è che pian piano il ct sta ritrovando spirito e continuità di risultati. Mancio stavolta non regala troppe sorprese, l’unico cambio rispetto a San Siro è Gnonto al posto di Scamacca. Se la gioca con i piccoli e da un buco di Nagy, che sbaglia il passaggio sul portiere Gulacsi, nasce la rete di Jack. L’Ungheria, spesso schiacciata nella propria area, riesce ad alzare la testa, Jorginho fatica, così come un po’ Barella, il gioco della Nazionale spesso parte dai piedi di Bonucci e Acerbi. L’uno a zero del primo tempo va anche stretto, nella ripresa l’Ungheria fallisce una triplice occasione davanti alla porta, con Donnarumma sempre strepitoso. E Gigio diventa marziano qualche minuto dopo su un colpo di testa di Styles. Il 3-5-2 di Mancini funziona specialmente nei suoi esterni. L’uno cerca l’altro, prima Dimarco cambia gioco per Di Lorenzo, che non arriva per pochissimo all’appuntamento con il gol; poi il terzino del Napoli ricambia il favore. E proprio Dimarco firma il raddoppio seguendo l’azione manovrata da Cirstante e Jorginho dalla parte opposta. L’Ungheria reclama un rigore (che c’era), Mazzocchi della Salernitana fa il suo esordio. Mancini si gode il successo, la crescita generale. Ma quel Mondiale…
Il Mattino
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