I Nazionali, vanto e gloria, testa alta e petto in fuori: maglie del mondo screziate d’azzurro

 

Quattordici uomini, quindici prima dell’infortunio di Politano, diciassette contando Anguissa e Osimhen: si scrive Napoli, si leggono Nazionali ovunque. Vanto e gloria, testa alta e petto in fuori: maglie del mondo screziate d’azzurro, volti noti e anche meno. Colonne e nuove generazioni: da Di Lorenzo a Zerbin, passando per Kim, Kvara e così via. Alé. Applausi e complimenti: già, ma dopo l’entusiasmo ci sono i problemi di Spalletti. C’è un primo posto da onorare sia in campionato sia in Champions e dodici partite da giocare a mille all’ora fino alla sosta-Mondiale datata 12 novembre. La prima è in agenda sabato al Maradona, con il Torino: niente male. Un po’ di giorni che però diventano pochissimi alla luce dei rientri dei Nazionali: i rappresentanti della prima squadra che ieri hanno ripreso la preparazione al centro sportivo di Castel Volturno dopo il weekend libero erano nove – nove senza gli infortunati Osi e Politano -, e a conti fatti una parvenza di gruppo scenderà in campo soltanto domani. Va così, di questi tempi. Pace.  Fonte: CdS

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