Super Mario non è un videogioco ma la storia di chi ha saputo incassare

Il terzino sinistro è passato da bersaglio delle critiche a leader del Napoli

Super Mario Rui è la storia di un uomo che a 31 anni, e dopo una sequela di colpi incassati con nonchalance da pugile, ha ricominciato a volare. Sulla fascia sinistra, certo: del Napoli e, sorpresa delle sorprese, anche della Nazionale. Il Portogallo: titolare in Nations anche sabato, nel 4-0 con la Repubblica Ceca, e soprattutto autore dell’assist del bis di Bruno Fernandes. Scene già viste, cioè ammirate più o meno una settimana fa a San Siro: con il Milan era stato lui a invitare alle nozze del gol il Cholito. Mario, insomma, è stato ancora decisivo: ci ha preso gusto, e molto, ma la sua prestazione non è altro che la conferma di una crescita continua. Di una rivincita costruita con il lavoro e la pazienza di chi ha saputo spazzare via critiche ingenerose che in certi casi sono state anche feroci, spropositate. Che carattere: un sergente di ferro. Uno che Spalletti ha individuato sin dal primo giorno della sua esperienza azzurra come uno dei personaggi di maggiore spessore della squadra e che dopo la rivoluzione d’estate è diventato un riferimento assoluto. Un leader. E poi uno che ha saputo valorizzare la concorrenza come pochi: è arrivato Olivera, giovane purosangue della Celeste, ma indovinate chi sta recitando da titolare? Già, Mario. Super.

Fonte: CdS

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