A. Giudice, analista economico CdS: “Tutti i club dovrebbero avere un modello di business…”

A Radio Napoli Centrale,è intervenuto Alessandro Giudice, analista economico del Corriere dello Sport: “Un club, come tutte le aziende, deve avere un modello di business: come un’azienda è strutturata per soddisfare i propri azionisti. Con Inter e Juventus siamo in presenza di due modelli di business sbagliati. Da un certo punto, i bianconeri pensarono che per poter agganciare il treno dei top club internazionali bisognasse fare una serie di investimenti faraonici, ma i ricavi sono sempre gli stessi da qualche anno. L’impalcatura della rosa è attualmente sproporzionata, Cristiano Ronaldo ha fatto perdere di vista il senso della realtà alla dirigenza. Qual è il progetto Juventus? Nessuno lo sa. Anche l’Inter ha fatto scelte molto costose, con la differenza che non aveva azionisti. A luglio la China Construction Bank, quella del governo cinese, era creditrice di una società di Hong Kong della famiglia Suning. Questa società non ha pagato un debito di 255 milioni e c’era la garanzia personale di Steven Zhang, il quale ha disconosciuto la firma.

Questione allenatori? Un tempo non troppo lontano si è sempre pensato che nel calcio gli spiccioli vanno spesi. Milan e Napoli avranno gestioni oculate, ma non vincono perché non spendono. Credo sia prematuro dirlo a settembre, ma mi pare che la tendenza stia cambiando. Forse stiamo cominciando a capire che si può mettere in discussione il paradigma che per vincere bisogna per forza spendere. Bisogna avere dirigenti capaci, azionisti che ti danno la possibilità di sbagliare. I prossimi mesi ed anni saranno molto interessanti. Fair Play Finanziario? Una grande ipocrisia. Un sistema All’UEFA a di regole inadeguate con la pretesa di livellare la competizione perché alla radice c’è l’UEFA che fa da arbitro e da organizzatore di tornei. non conviene adottare dure azioni, ancor meno con club che hanno appeal. Non bisogna gestire bene un’azienda perché c’è una regola che me lo impone, ma perché è garanzia di poter ottenere risultati nel lungo periodo. La bolla dell’Inter ha portato lo scudetto, ma alla fine non è sostenibile. Sono certo che i tifosi avrebbero preferito una gestione equilibrata. Nazionale italiana? Credo basti essere un bipede di passaporto italiano per poter aspirare a giocare, in questo momento”

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Fonte: Radio Napoli Centrale

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