Il giornalista Umberto Chiariello ha parlato, nel suo editoriale, alla trasmissione Un Calcio Alla RAdio, in onda sulle frequenze di Radio Napoli Centrale. “Mi piace essere polemico perché amo la ricostruzione dei fatti vera. Quello che non posso sopportare sono tutti coloro che ad uso e consumo ricostruiscono la storia in maniera fasulla. La storia di quest’estate e di questi anni a Napoli è nota: De Laurentiis viene tacciato di essere un pessimo comunicatore dubbi non ce ne sono. Spesso esagera in toni e parole, criticare la pizza napoletana che senso ha? Si infogna in polemiche assurde con i tifosi del Napoli, salvo poi scusarsi in altre interviste. “Vendi e vattene” è stato lo slogan più diffuso degli ultimi tempi, quando invece è stato lui a riportarci nel calcio che conta con dati di fatto oggettivi, ma per il popolo non conta. Da tifoso napoletano mi sento molto più offeso da Moxedano, Corbelli, Ferlaino. Se De Laurentiis mi manda a fanculo e mi regala una squadra da sogno, me ne frego. Se quest’estate voleva seguire il popolo, avrebbe tenuto Mertens, ma il progetto prevedeva una ripartenza investendo 35 milioni per Raspad’oro che rappresenta una grande pedina del calcio italiano. Non ci si può sentire offesi da un presidente che ci regala campioni e ci fa arrivare in alto. L’ho criticato e continuerò a farlo su comunicazione e settore giovanile, ma non posso tenere conto di quanto ha fatto perché è uno dei pochi che sa fare calcio insieme a Pozzo e Percassi. Altro che bancarella del torrone, quella l’avete nel cervello e non vi aiuta“.