ESCLUSIVA – A. Agostinelli (ex allenatore): “Milan-Napoli, un bello spot per il nostro movimento. Zerbin? Ha pagato lo scotto del “Meazza” “

All'interno le parole dell'ex allenatore, ora commentatore tecnico di Mediaset

Il campionato di serie A si ferma per gli impegni in Nations League e le gare amichevoli. Si può tracciare, dopo sette giornate, un mini bilancio, dove al momento Napoli e Atalanta sono prime e dietro c’è la sorpresa Udinese. Di questo e non solo ilnapolionline.com ha intervistato l’ex allenatore, ora commentatore tecnico di Mediaset Andrea Agostinelli.

 Domenica il Milan-Napoli è stato da tutti dipinto come la miglior partita di campionato. Cosa ti ha colpito in maniera particolare? “Mi ha colpito la voglia del Napoli di non mollare. Dopo aver subito il pareggio di Giroud, voleva vincere la partita ed è andata così. Anche il Milan, pur perdendo ha confermato di essere una squadra in salute. In questo momento sono le compagini che giocano il miglior calcio e la sfida del “Meazza” lo ha confermato, un bello spot per il nostro movimento”.

Lo scorso anno, seguendo la serie B, hai visto le prestazioni di Alessio Zerbin. Qual è il ruolo dove il classe’99 riesce a rendere al meglio? “Zerbin è un esterno offensivo, lì riesce a rendere al meglio. Al di là del ruolo, il ragazzo era evidentemente emozionato, visto che giocava per la prima volta al “Meazza”. Spalletti a mio avviso fa bene a puntare sul giocatore, in generale sui giovani. Come ha fatto contro lo Spezia con Gaetano. Nel calcio di oggi bisogna avere fiducia in questi ragazzi, perché altrimenti non faranno mai esperienza”.

Oltre al Napoli ci sono nelle prime posizioni Atalanta e Udinese. Te lo aspettavi e ci parleresti del tecnico dei friulani Sottil? “Dopo le prime sette giornate è chiaro che non me lo aspettavo, visto che squadre come Inter e Juventus al momento stanno incontrando delle difficoltà. L’Atalanta ad esempio ha cambiato filosofia di gioco, soprattutto se ci basiamo su quanto visto negli anni passati. Se dovesse continuare così, può essere una mina vagante per le prime posizioni della classifica. Scalvini? Non sono sorpreso, è un classe 2003 che può ricoprire più ruoli e contro la Roma, giocando a centrocampo, ha fatto la differenza con il gol da tre punti. Gioca nell’Atalanta, l’ambiente giusto per crescere e maturare. Sull’Udinese invece è una società sulla quale punta sempre sui giovani, è un ambiente dove si può far calcio, senza eccessive pressioni. Sottil? E’ l’allenatore del momento, ha portato le sue idee di calcio e le sta attuando all’Udinese. Viene da un’ottima stagione all’Ascoli e merita certamente i complimenti”.

Passando alla serie B, ci parleresti del rendimento di Cheddira e dell’inizio di stagione della Reggina? “Cheddira? Non mi aspettavo che fosse così forte in zona gol. In questo inizio di stagione sta mostrando una grande tecnica e visto il momento positivo, ogni pallone che tocca riesce a concretizzarlo al meglio. Contento ovviamente per lui, ma anche dell’inizio di stagione del Bari. Sulla Reggina dico che è una squadra che esprime un bel calcio, merito di Pippo Inzaghi che è un vero specialista dei campionati di serie B. In massima serie è stato sfortunato ed avrebbe meritato miglior sorte. Tra i calciatori che si stanno mettendo in evidenza dico che Fabbian è un calciatore di grande prospettiva, però darei un consiglio in generale per i calciatori giovani in generale. Non darei loro eccessiva pressione. Basta vedere Lucca che se ne parlava benissimo lo scorso anno ed invece non ha mantenuto alte le aspettative. I giocatori vanno visti più volte e poi si potranno tirare le somme”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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