Nino D’Angelo, cantautore napoletano, amato in tutto il mondo, ha parlato a Il Mattino, del Napoli, e dell’entusiasmo che sta invadendo tutti i cuori azzurri come il suo.
“Tutti pazzi per il Napoli? Io e Gigi D’Alessio domenica sera eravamo in concerto a Dusseldorf. Palazzetto strapieno. Io con la maglia del Napoli, quella che ricorda l’Argentina, con il nome di Maradona dietro. Migliaia di persone al concerto del nostro tour, Figli di un Re minore. Davanti a noi c’è il gobbo, dove di solito leggiamo le canzoni. Con Gigi abbiamo deciso di togliere i testi e di mettere la partita in diretta. A ogni gol e al novantesimo è stata una festa grandissima. C’erano tanti napoletani. Sembrava Piedigrotta. Dico questo per far capire diverse cose. La prima è che l’amore per la maglia azzurra non passa mai. Ma questo lo sappiamo. Scrissi il Ragazzo della curva B proprio in onore di quell’amore. Ma mi ha colpito anche il clima che si è creato attorno a questa squadra. Sono calciatori giovani, che trasmettono energia ed entusiasmo. La gente lo sente. E vorrei aggiungere che all’estero c’è solo la passione. Tutte quelle polemiche che ci sono nella nostra città tra pro e contro De Laurentiis mi sono accorto che non esistono. Si pensa solo a tifare. Ed è giusto così. I social, come in tanti altri settori, creano anche tante polemiche. Che però spesso non servono. Anche se in verità mi sono accorto che questa storia delle critiche un po’ si è spenta negli ultimi giorni. Merito di questi meravigliosi azzurri. Ecco, se posso fare un commento tecnico, dico che partite come quella di domenica e magari anche quella con lo Spezia, agguantata negli ultimi minuti, una volta non l’avremmo vinta. Invece mi sembra che stiamo battendo le grosse e le piccerelle. Con le quali l’anno scorso abbiamo avuto tanti problemi. Ecco, ora dico a tutti i tifosi del Napoli. Godiamoci questo momento, stringiamoci attorno alla squadra, anche al presidente. La società ha lavorato benissimo quest’estate. Diciamoci la verità. L’anno scorso, con quel finale, la gente si era sfiduciata. Anche se era arrivata la Champions, da cui mancavamo da un paio di anni. Ma per come eravamo usciti dalla corsa scudetto in tanti si erano arrabbiati. E poi l’andata via di Mertens, Koulibaly, Insigne. Non era più il Napoli degli ultimi anni, che tante gioie ci ha dato. Ma resta sempre il Napoli, per cui dobbiamo sempre tifare. E se poi ci aggiungiamo quanto ci stiamo arricreando…