L’Operazione Unicorn è arrivata sul tavolo della Uefa, a Nyon, solo ieri mattina. I funzionari della Champions hanno preso atto, dopo la nota preoccupata dei Rangers e dei vertici della polizia scozzese, che agenti a Glasgow non ce ne saranno fino a domani pomeriggio quando il feretro della regina Elisabetta II, che dal Castello di Balmoral da ieri è stato trasferito al Palazzo di Holyroodhouse, lascerà Edimburgo. Ma non solo: oggi il re Carlo III è atteso nel parlamento scozzese, proprio a Edimburgo dove, in base all’Operazione Unicorn, ci sarà anche una cerimonia commemorativa nella Cattedrale di St.Giles alla presenza di Carlo III. Tutto questo a meno di 50 miglia di distanza da Ibrox Park dove per la sfida con gli azzurri in Champions sono attesi 50 mila spettatori. Impossibile garantire l’ordine pubblico, l’allerta e la preoccupazioni erano palesi fin dalla prime ore in cui il Regno Unito ha proclamato il lutto. Ovvio, nei primi giorni le autorità britanniche hanno avuto ben altro a cui pensare che preoccuparsi della Champions. Dunque, l’Uefa ce ne ha messo un po’, quindi, prima di decidere la cosa più ovvia: spostare Rangers-Napoli da martedì a mercoledì, quando il corpo della regina sarà traslato a Buckingham Palace, dove la sua bara sarà esposta nella Sala del Trono, davanti a un altare, con i simboli del potere regale, la sfera, il Royal Standard, e quattro Grenadier Guards. Tra le ipotesi che la Uefa ha scartato, quella delle porte chiuse. Ma le autorità di polizia hanno chiesto che in Scozia non sbarchino tifosi napoletani, perché in questa maniera ci sarà qualche preoccupazione in meno per l’ordine pubblico. E la Uefa, che non ama vietare le trasferte (evento davvero raro) ha piegato il capo. Aggiungendo una postilla nel comunicato assai particolare: «Per correttezza sportiva, pure ai tifosi dei Rangers sarà vietato di andare a Napoli il 26 ottobre». Una scelta salomonica, sinceramente, assai poco comprensibile: perché colpire i tifosi scozzesi? Fonte: Il Mattino