La gara Napoli/Spezia al microscopio de Il Mattino

Il colpo vincente di Raspadori all’ultimo minuto regala una vittoria importante e molto sofferta al Napoli: lo Spezia infatti si conferma avversario ostico al Maradona come nelle ultime due apparizioni chiuse con altrettanti successi. E anche stavolta la formazione ligure con lo stesso tipo di partita, difesa a oltranza e poche ma pericolose ripartenze, ha retto a lungo e sfiorato anche il vantaggio, evitato da un salvataggio sulla linea di Rrahmani. Gli azzurri hanno avuto il gran merito di crederci sempre, di non abbassare mai la guardia e di continuare ad attaccare alla ricerca del gol vittoria: fondamentale è stato l’ingresso di Lobokta in avvio di ripresa al posto di Ndombele, lo slovacco ha assicurato ritmo, geometrie e verticalizzazioni. Importante anche gli inserimenti di Zielinski, per la sua qualità negli ultimi venti metri, di Lozano per la vivacità sulla fascia e di Simeone per la sua presenza in area di rigore sempre scomoda per i difensori avversari. Così il Napoli ha trovato nuove energie per l’assalto finale capitalizzato con il gol di Raspadori che ha realizzato la rete più difficile, dopo aver fallito opportunità più agevoli. Tre punti che lanciano il Napoli al primo posto in attesa della sfida di oggi dell’Atalanta contro la Cremonese e danno continuità agli ultimi due successi, quello esterno all’Olimpico con la Lazio e il trionfo sul Liverpool in Champions. E la nota positiva è rappresentata dal fatto che la squadra di Spalletti, a differenza delle ultime due partite in cui ha trovato avversari con una disposizione in campo offensiva, stavolta ha trovato di fronte una squadra chiusa in difesa e quindi con pochi spazi dove poter affondare.

Fonte e grafico Il Mattino

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