LA SPEZIA – Proibitiva, ma con solo gioie alle spalle. Napoli-Spezia è una sorta di paradosso, perché a guardarsi indietro i partenopei non solo non hanno mai vinto da quando le Aquile sono in Serie A, ma hanno addirittura sempre perso in casa. Sono riusciti nell’impresa prima Italiano e poi Thiago Motta, seppur con modalità diverse, ma con risultato identico. Inevitabile, quindi, pensare alla possibilità di un altro miracolo .
BURRASCA . E, come se non bastasse, la settimana in casa Spezia non è proprio stata delle più idilliache. Gli strascichi degli ultimi giorni di (non) mercato si sono fatti sentire, certificando l’addio di Pecini, che per tutti, Gotti compreso, è stato « un fulmine a ciel sereno » . Il tecnico ha incassato la fiducia della società e può guardare con un pizzico di serenità in più al futuro: « Dovremo concedere il meno possibile e stare attenti, anche perché negli ultimi anni al Maradona il calcio è stato imprevedibile » la ricetta dell’allenatore di Rovigo. Lo Spezia dovrà mantenere la barra a dritta, perché i 5 punti fin qui portati a casa sono un buon viatico: « Forse avremmo potuto avere anche una classifica migliore, ma è probabilmente una classifica congrua ».
Intanto, nessuno degli infortunati ha recuperato, mentre Strelec è aggregato al gruppo dopo una settimana di febbre. C’è attesa per l’ultimo arrivato Ampadu, che potrebbe prendere il posto di Hristov davanti a Dragowski con Kiwior e Nikolaou. Confermato Bourabia in regia, con Kovalenko e Bastoni mezzali, mentre Holm e Reca saranno in fascia. A supporto di Nzola dovrebbe esserci Gyasi, con Agudelo pronto a subentrare.
Fonte: CdS