Massimiliano Gallo, giornalista, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Napoli Centrale, alla trasmissione Un Calcio Alla Radio. “Napoli è una città particolare, il rapporto col calcio Napoli ha evidenziato tante singolarità fino ad arrivare quest’estate in cui anche l’acquisto di un’amichevole in TV era fonte di insulti. Un clima irrespirabile. De Laurentiis tratta male i suoi clienti? A Napoli conta molto anche l’adulazione e conta molto adorare la napoletanità. Qualcosa di ‘tribale’. Ho un’idea diversa di napoletanità: per me è andare incontro ad altre culture, non vestire da Carnevale tutti quelli che vengono qui con lo stesso vestito. Anche quest’anno, dove le conversazioni sono così state fuori misura, hanno sortito un effetto opposto. Altre volte, con il Napoli molto competitivo, abbiamo assistito ad uno stadio vuoto, ma se penso a città come Milano, i tifosi sono sempre andati allo stadio. Io sono tifoso del Napoli, a me interessa che lui faccia una squadra forte. Su De Laurentiis c’è una contestazione che va avanti da oltre dieci anni, anche quella sul terzo posto dell’anno scorso -che Spalletti sta tirando troppo per le lunghe- è assurda, perché è lecito perdere lo scudetto. Perché cerco lo scontro? Siamo stati insultati per anni perché la pensiamo diversamente. A Napoli un pensiero diverso non è accettato e perché devo dimenticare. È ovvio che il tifoso può contestare, ma che senso ha? Si crea sempre un clima infernale, poi ci vuole il rispetto della competenza: se Giuntoli prende Kim, Kvara e Oliveira avrà le sue ragioni e si stanno vedendo. Io non capisco Spalletti, questo atteggiamento è incomprensibile. Prima della partita con la Lazio ha fatto una conferenza stampa assurda alimentando le contestazioni. CR7 al Napoli? La trattativa c’è stata. C’è stata una fitta interlocuzione con Mendes, non era impossibile, così come Ibrahimovic”.